Un corso per Gestire lo Stress
Per offrire strumenti idonei per affrontare questa fase emergenziale Idee Insieme, ha ideato un nuovo corso di Gestione dello Stress - in aula virtuale - necessario per tutti i lavoratori che si trovano a gestire situazioni di forte stress in questa inaspettata emergenza sanitaria.
Sappiamo bene quanto sia fondamentale valorizzare il capitale umano di un’azienda, e siamo certi che investire nella formazione dei propri dipendenti contribuisca ad un miglioramento in termini di produttività dell’azienda stessa.
Curare il benessere psicofisico dei propri dipendenti aiuta non solo a migliorare le loro capacità relazionali ed a gestire con maggiore consapevolezza le situazioni di stress, ma contribuisce persino ad un netto incremento in termini di qualità e quantità del lavoro; È per questo motivo che sono sempre di più le imprese attente al welfare al fine di migliorare l’employer branding.
Inoltre, occuparsi del benessere psicofisico dei propri dipendenti evita che essi incorrano nello stress lavoro-correlato o nella Sindrome da Bornout. La sindrome da Burnout apparirà finalmente nella prossima classificazione internazionale delle malattie (ICD-11) stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2022. Il collasso emotivo per chi lavora sotto stress è dietro l’angolo, in un clima di incertezza e frustrazione sanitaria e sociale.
Quello che sappiamo è che il cambiamento spesso spaventa ed è difficile da affrontare e metabolizzare.
Lo stesso smart-working nasconde numerose insidie e risulta alla lunga alienante e controproducente per i dipendenti, così come il normale lavoro d’ufficio è reso più difficile dalle nuove norme di comportamento e distanziamento che siamo stati costretti ad adottare.
Per tutti questi motivi abbiamo deciso di proporre alle Aziende un Corso di Gestione dello Stress.
L’efficacia didattica del corso è comprovata dai numerosi riscontri positivi che hanno seguito le precedenti edizioni e in questo momento di incertezza la sua valenza acquisisce ancora più importanza.
Differentemente dagli incidenti sul lavoro di tipo fisico sui quali verte l’obbligo di comunicazione con l’Inail, per i dipendenti esposti a stress sul lavoro non vi è obbligo di comunicazione ad alcun ente competente ed è per questo che risulta difficile stilare o individuare dati statistici di questo pur diffuso fenomeno; La tutela del lavoratore resta a carico del datore di lavoro, ricordiamo comunque che la valutazione di Rischio stress lavoro-correlato è obbligatoria nel DVR di ogni azienda.
Si riportano di seguito alcuni dati di indagini relative al 2014 effettuate dall’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro:
- In Europa il 25% dei lavoratori soffre di stress legato all’attività lavorativa per tutto o per la maggior parte dell’orario di lavoro e riferisce che l’attività lavorativa rappresenta un rischio per la propria salute (EU-OSHA 2014);
- La quarta indagine sulle condizioni di lavoro in Europa (Parent-Thirion et al., 2007) ha rilevato, nel 2005, che il 20% dei lavoratori nei primi 15 stati membri della UE ed il 30% nei nuovi stati membri è convinto che la propria salute sia minacciata dallo stress lavoro-correlato;
- La stima dei costi attribuibili ai problemi di salute mentale riconducibili allo stress lavoro-correlato è del 3-4% del PIL (approssimativamente 265 miliardi di euro all’anno);
- Un rapporto della Commissione Europea (Levi, 2000) indica che metà dei lavoratori della UE riferiva elevati ritmi di lavoro, il 44% rotazione di mansioni assente o molto limitata, il 50% compiti ripetitivi.
A questi dati va aggiunta la maggiore precarietà che ha caratterizzato il lavoro nell’ultima decade e che si configura come ennesimo fattore di stress. In definitiva per la maggior parte delle imprese i rischi psicosociali rappresentano una fonte di preoccupazione, quasi l’80% dei dirigenti soggetti all’indagine si è dichiarato preoccupato per lo stress legato all’attività lavorativa.
Se non disponiamo ancora di dati certi per lo stress sviluppato durante la pandemia, grazie a questi dati possiamo provare ad immaginare il grave impatto che avrà certamente avuto sulla salute psicologica dei dipendenti e supporne le possibili conseguenze.
| A cura della dott.ssa Valentina Febbraro |
Pubblicato il 19 November 2020
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